Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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mercoledì 31 agosto 2011

Silvio, lo spot è servito.

Anche se in questo momento storico c'è poco da scherzare, vorrei proporvi un piccolo gioco di fine estate.

Ieri Silvio Berlusconi ha rilasciato un'intervista a Studio Aperto descrivendo la manovra economica post-lifting come "più equa" della precedente (?!).

Ecco due immagini relative a come hanno presentato la notizia due importanti siti.

Sito n° 1:


Sito n° 2:


Solo due parole per sottolineare l'impostazione grafica di ambedue i siti, diversa ma in entrambi i casi pienamente conforme alle norme della promozione pubblicitaria.

Nel primo sito Silvio è sorridente, quasi "distensivo", ripreso nel suo classico ottimismo con l'intento di rassicurare l'interlocutore.

Nel secondo il Premier è serio, col dito puntato in alto come volesse dire "ci ho pensato io: ora è tutto a posto, tranquilli", in un'immagine che punta a sottolinearne soprattutto l'autorevolezza della leadership.

Guardate che non sono dettagli da poco, nella costruzione di una "notizia flash" (specie considerato che una buona parte dei visitatori, per svariate ragioni, si accontenta della notizia in pillole senza approfondire).

Ok, ora ditemi: secondo voi, di che siti si tratta?

Quali potranno mai essere i due mondi mediatici più vicini al Sire di Arcore?

Eccovi, per intero, l'immagine del sito n° 1:


Ci stava tutto: parliamo del sito del Popolo della Libertà, il partito politico di cui è a capo Silvio Berlusconi.

Ma il secondo sito?

Eccovi l'immagine per intero:


Dunque il Sito della rete ammiraglia della televisione di stato: il Tg1.

TgUnno, per gli amici, il Tg capitanato dell'Augusto della Rai, l'Attila dell'informazione pubblica, Minzolini.

Né più né meno, in definitiva, che una succursale del PdL.

A spese nostre, naturalmente.


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