Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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giovedì 10 novembre 2011

Monti, piccioni e fave.


Il Ministro per l'Attuazione del Programma Gianfranco Rotondi, quello che difese le "eleganti cene" di Berlusconi e i pagamenti effettuati dal Premier alle ragazze coinvolte dicendo al giornalista che lo intervistava:
"ha presente quando si chiamano i clown per animare la festa dei bambini? Ecco, in qualche modo le ragazze dell'Olgettina svolgono questa funzione";
... proprio lui, Rotondi, quello che a giugno scorso, in pieno clima anti-casta, volle dichiarare sulle ipotesi dei tagli ai privilegi per i politici:
"Dobbiamo coccolare i parlamentari; se un giorno gli si dice che vanno dimezzati, il giorno dopo che gli si taglia lo stipendio, quello successivo l'auto blu, significa voler proprio far cadere il governo";
... proprio lui, insomma, ha appena dichiarato quanto segue (qui il video):
"Se passa la linea del governo Monti rimetto il mio mandato e mi dimetto da deputato".
Ecco, perfetto.

Quando si dice due piccioni con una fava.


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Commenti (2)

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Spero che Monti scelga, per formare un esecutivo credibile, solo uomini e donne rappresentativi e seri. In tal modo potrebbe in un sol colpo escludere tutti i politici che si aggirano tra camera e senato. Sogno, insomma, un governo che lavori per il bene del mio Paese, senza cercare vantaggi personali, di clan, di partito. Ministri non compromessi con la politica dei partiti, che abbiano spessore culturale e competenze riconosciute. Sono certa che gli Italiani onesti sosterranno il loro lavoro. E' solo un sogno? Ho qualche speranza di poter, tra qualche tempo, tornare alle urne senza il solito fazzoletto contro il naso?
1 risposta · attivo 699 settimane fa
Cara Patrizia,
purtroppo Monti - che non è la fata turchina - dovrà avere l'appoggio anche di quegli uomini di partito che lei paventa. Il cane si morde la coda. Non ci resta che incrociare le dita. Certo mi sembra l'ultima possibilità per questo sventurato paese.

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