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Berlusconi consegna a Monti la campanella |

Qualche giorno fa, nel suo blog Piovono rane, Alessandro Gilioli ha ospitato un post di Piergiorgio Paterlini dal titolo Senza casa.
“Io, per mia formazione politica, non mi sono mai sentito lontano da qualcosa quanto dalle banche e dalla Bocconi quindi ho pensato, nell'apprendere la composizione del Governo Monti, bene ingoiamo questa medicina, facciamo in fretta a guarire dalla grave malattia che ci affligge e torniamo subito al voto.Poi ho visto i neoministri giurare: senza gesti osceni o scomposti, senza deliri padani, senza sorrisi fasulli da stelline di avanspettacolo... e subito mi ha colpito la visione di un prossimo futuro giuramento.Giuravano persone, storie, facce come quella di Buttiglione, di Casini, dei protetti di Casini, degli amici di Rutelli, dei cattolici integralisti del Pd, dei finti giovani del Pd, degli amici di Bersani, degli amici di Veltroni, dei cortigiani di D’Alema, nella migliore delle ipotesi personaggini senza arte né parte, tutti usciti da bilancini sfibranti ma per loro così importanti e che chiamano “politica”, saltati fuori come conigli dal cappello dei vari manuali cencelli, da spartizioni piccine e interessi meschini.Li ho proprio visti davanti agli occhi e mi son detto: ma io voglio davvero che fra un anno, poco prima poco dopo, a salire al Quirinale siano queste facce questi nomi queste persone? È questo il trionfo della democrazia e del “voto del popolo” che aspetto con tanta urgenza? E ho dovuto rispondermi che no. Tragicamente, a quell’immagine mi è venuta la nausea, un rifiuto istintivo, fortissimo, insanabile. Se oggi al posto di Monti avesse giurato Bersani, io non sarei stato più felice. Anzi.E ho capito, tragicamente, che ai i miei rappresentanti democraticamente eletti preferivo loro.E mi sono mai sentito così privo di alternative, così senza risposte, così senza futuro. Senza casa.”
Beh, se la democrazia è quella rappresentata in questi anni, sospenderla era sacrosanto.
Se poi pensiamo alle vicende private e giudiziarie di molti personaggi democraticamente eletti, allora ci rendiamo conto che i nostri cosiddetti rappresentanti non solo non ci rappresentano affatto, ma spesso sono addirittura impresentabili.
Un'ultima osservazione.
A me, in realtà, non sembra affatto che ci sia stata una sospensione della democrazia.
Il popolo sovrano con regolari elezioni ha eletto nel 2008 un Parlamento* che espresse la fiducia ad un Presidente del Consiglio: Silvio Berlusconi.
Ora, è accaduto che quest'ultimo si sia volontariamente dimesso.
Secondo il dettato costituzionale, il Presidente della Repubblica ha affidato l'incarico di formare un nuovo governo al Prof. Monti.
Il Governo Monti ha ricevuto la fiducia quasi plebiscitaria delle due camere e quindi anche il voto dell'ex maggioranza compreso quello del Presidente del Consiglio uscente.
Ebbene, di quale sospensione della democrazia parliamo?
*Sorvoliamo sul fatto che i parlamentari sono "nominati" cioè imposti dai partiti anziché scelti dagli elettori.

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idelbo · 697 settimane fa
Prof_Woland 59p · 697 settimane fa
c'è tanta amarezza in noi e non è difficile capirne i motivi. Ora però dopo anni di giochi circensi, di nani e ballerine, di sguaiataggini, di incompetenti, godiamoci la gravitas dei professori.
Ho dedicato tutta la mia vita ai giovani e può immaginare, caro Idelbo, quanto aspetti che arrivi il loro turno.
E il turno sarebbe già arrivato se i vecchi inossidabili, abbarbicati al potere, avessero fatto loro un po' di spazio.
Per il momento però dobbiamo ringraziare un giovane 86-enne che è riuscito, almeno per il momento, a tamponare la falla. Grazie Presidente!
Lisa · 697 settimane fa
penso che forse la locuzione "sospensione della democrazia", che ormai viene usata come uno slogan, non vada solo riferita all'iter che ha portato alla formazione del governo Monti, ma anche al fatto che il governo di Roma debba rendere conto più al "mondo" (Germania in primis) che agli italiani. E' la sottomissione della politica alle regole del capitale internazionale che dà l'impressione di una perdita parziale della nostra sovranità.
Per il resto sottoscrivo le tue parole.
Lisa
Prof_Woland 59p · 697 settimane fa
come al solito acuta precisazione. Io ho voluto soprattutto sottolineare che le procedure democratiche sono state rigorosamente rispettate.
Quanto alla sospensione della democrazia osservo che:
1. aderendo alla Comunità Europea abbiamo necessariamente dovuto rinunciare ad una quota di sovranità.
2. è certamante vero che l'Europa ha inteso favorire una sorta di interdizione dell'Italia giudicata incapace e che ciò sia comprensibile e condivisibile.
Nel diritto romano veniva escluso dalla capacità di amministrare i beni, chi avesse dissipato i beni "paterni ed aviti" sulla base della formula Quando tu bona paterna avitaque perdidisti, te interdico .
A mio parere l'Italia avrebbe meritato una tale interdizione. Perciò non lamentiamoci e ricordiamoci che abbiamo qualcosa come mille miliardi di euro collocati all'estero. I nostri creditori avranno pure il diritto di preoccuparsi, no?
diegod56 50p · 697 settimane fa
c'è un problema nella politica come attività capace di interpretare e governare le complessità del mondo odierno
in fondo il potere è vero che si è concentrato nelle mani di una élite di tecnici della finanza, e questo lo scrivo senza dare un giudizio morale, perchè è indubbio che le persone che vengono dal quel mondo, come il monti, sono di qualità media molto più alta dei politici di professione
il mercato è mondiale, i confini per l’economia non esistono più, la velocità dei mezzi informatici ha annullato tempo e spazio, mentre l’apparato politico è ottocentesco, lento, e agisce solo su scala nazionale
anche se eleggessimo ottime persone, poi costoro, potrebbero davvero aver più potere di goldman-sachs? io penso di no
i meccanismi decisionali sono sfuggiti ai rappresentanti legittimi delle popolazioni, e i politici al massimo possono agire dentro dei margini limitati, decisi da altri e da regole altrui
in fondo è sempre stato così, intendiamoci, anche i re di spagna per conquistare il sudamerica, avevano bisogno e dovevano sottostare alle regole dei banchieri genovesi, ma oggi, nell’epoca in cui teoricamente chi comanda è eletto dal suffragio popolare, c'è il problema che non si elegge chi realmente comanda
con questo non voglio dire che non sia giusto aver affidato al monti il tentativo di salvare questo titanic che affonda, era di fatto l'unica scelta possibile
ma, a livello di epoca storica, è vero che la democrazia, almeno come l’abbiamo intesa e concepita nel secolo trascorso, è tramontata, ma non solo per la pochezza della classe politica, ma anche per una redistribuzione del potere reale