Oltre all'offesa, La Russa definisce Celestini "giornalista".
Ebbene ad Ascanio Celestini possono essere attribuite varie qualifiche professionaili: attore teatrale, regista cinematografico, scrittore, drammaturgo.
Non giornalista.
Ora la domanda sorge spontanea: come accade che un pluripremiato artista venga definito "giornalista"?
Solo perché lo si suppone satiricamente schierato contro una parte politica (supposizione errata, naturalmente, giacché Celestini ne ha invece per tutti, nessuno escluso)?!
Ecco: il fatto che un individuo che esercita artisticamente il suo sacrosanto diritto di critica passi per politicamente schierato e venga pertanto definito - praticamente per scherno - un "giornalista" mi pare possa davvero dirsi paradigmatico.
Di quale idea abbiano oggi certi politici della libertà di espressione.
E di quale sia l'immagine che hanno dei nostri giornalisti: una compagine di aspiranti comici politicamente schierati.
Inquietante, non vi sembra?
Buona visione.
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