Lucio Quinzio Cincinnato |
[Dal Prof. Woland per la Città Invisibile]
Alessandro Gilioli ha già osservato nel post Homo technicus che non esistono uomini neutrali:“Se dovessi darne una definizione, “ministri tecnici” sono coloro che vengono scelti sulla base delle loro competenze e non sulla base delle loro convinzioni. Di più: le convinzioni dei “tecnici” dovrebbero essere del tutto irrilevanti e anzi sarebbe preferibile che tali convinzioni non fossero nemmeno di dominio pubblico. Si prenda il caso di Ignazio Marino, il cui nome non è nemmeno mai stato fatto in questi giorni per l’incarico alla Sanità. Certo nessuno può dubitare del fatto che Marino sia un “tecnico” eccellente: e tuttavia il fatto che le opinioni di Marino siano note fa sì che le sue indubbie competenze siano cancellate dalle sue opinioni politiche e che il suo nome non sia nemmeno preso in considerazione, causa la sua appartenenza al PD.”
“l’essere neutrali non è di questo mondo, anzi non è di questa umanità”.
Tecnico è colui che conosce l'arte, l'esperto (la parola greca τέχνη significa arte, mestiere e anche abilità).
“Non ci piace la sospensione della democrazia rappresentativa. Avremmo preferito andare subito ad elezioni”,
Ebbene, capisco perfettamente le perplessità e l'amarezza di Padellaro.
Ma c'è da dire che da noi, in Italia, in questo preciso momento storico, la democrazia rappresentativa è un lusso che non ci possiamo permettere.
Sono davanti agli occhi di tutti le nefande conseguenze delle scelte del popolo sovrano.
Tito Livio definì Cincinnato (il dictator per antonomasia) “Spes unica imperii populi romani”.
Io lo penso oggi di Mario Monti: è l'unica speranza del popolo italiano.
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