Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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giovedì 10 febbraio 2011

C'è posto per te!



L'uomo che vedete nella foto si chiama Christopher Lee ed è un deputato repubblicano di 46 anni, sposato, eletto nel collegio di New York.

Pardon: era.

Purtroppo ha avuto la malaccorta idea di inviare la sua foto senza camicia ad una donna conosciuta su un sito di annunci privati, Craiglist. 
La donna l'ha riconosciuto e ha raccontato le loro chiacchierate online (fra l'altro niente di pruriginoso, a quanto pare).

A poche ore dalla pubblicazione della foto, il deputato si è dimesso.

Colpiscono le sue dichiarazioni, affidate ad una lettera di scuse, in cui l'uomo ha epresso "profondo dispiacere per il dolore che ho provocato alla mia famiglia, al mio staff e ai miei elettori" e ha parlato di "terribile errore". 

Lee ha anche aggiunto: "Le sfide che dobbiamo affrontare a New York e in tutto il paese sono troppo serie perché questo incidente prosegua, e quindi annuncio di essermi dimesso dalla mia carica al Congresso con effetto immediato".

L'esempio statunitense è illuminante. 

Ora sì che è tutto chiaro.

Berlusconi non si è dimesso per questo.

No photo? No party!


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