Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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domenica 13 febbraio 2011

2111 d.C.


Sul reperto storico rinvenuto nei giorni scorsi, gli storici dicono di non aver dubbi: "lo stile è inconfondibile", affermano.

Il file multimediale scoperto (foto+audio) dovrebbe essere uno dei noti comunicati del NIL (Nuovo Istituto Luce), costituito nel primo anno della fondazione del PUNISCI (Partito Unico Nuova Italia Secessionista Cattolica e Intransigente), che mandò al potere Silvio I (periodo 2012-2056 d.C., prima del ritiro a vita privata del monarca, appena compiuti i 120 anni).

Gli studiosi sono incerti se la voce che si sente nell'audio, imperfetto a causa dell'età avanzata, sia da attribuire realmente all'ideologo del Partito Unico rappresentato nella foto, Daniele "Ben-Ben(ito)" Capezzone, o se sia piuttosto di uno speaker del NIL che trasmetteva semplicemente il comunicato.

Ignota la sigla "http://nellacittainvisibile.blogspot.com". 
Secondo qualche studioso risalirebbe ad un periodo in cui si potevano diffondere scritti e messaggi, anche vocali, attraverso una sorta di rete elettronica non ben precisata.
La comunità scientifica nega da sempre questo tipo di ricostruzioni storiche, attribuendole al folklore sviluppatosi in età imperiale.

Vi terremo naturalmente informati su eventuali aggiornamenti legati all'esegesi del prezioso ritrovamento.

[Per ascoltare l'audio, cliccate in basso a sinistra sul simbolo > ]



[A scanso di equivoci: quello che avete sentito è un "audiomontaggio". La voce è del sottoscritto. Dal sito del quotidiano Libero, invece, è tratta la notizia e il relativo testo della dichiarazione di Capezzone]


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