Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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venerdì 2 settembre 2011

Trappola per topi.

Vi dico la verità. Cominciavo a preoccuparmi del silenzio degli amici del Giornale sulla vicenda Tarantini.

PM che finalmente perseguono non Berlusconi, ma chi ce l'ha con Berlusconi, chi attenta alla sua serenità e al suo patrimonio, quelli che gli scuciono soldi, che lo ricattano: deve essere stato un duro colpo per Feltri e Sallusti.

Me li vedo, nella redazione del Giornale, a scervellarsi su come rigirare la frittata.

Poi, finalmente, la trovata:



E attenzione: il Giornale rivela anche che chi è accusato di essere il ricattatore, Tarantini, in un suo memoriale, aveva addirittura scritto di non aver ricattato!

Insomma, davanti a queste prove schiaccianti, ritenetevi avvisati.

Da oggi in poi, se per caso qualcuno dovesse ricattarvi e i magistrati dovessero perseguire chi vi ricatta, addirittura arrestandolo, sapete qual è il loro piano: vogliono colpire voi.

Ha ragione Silvio: è proprio un paese di m...!


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