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Bernardo Luini, Il gioco del cuscino d'oro: una versione dello "schiaffo del soldato" del XVI secolo. |
Rammentate quel gioco chiamato lo schiaffo del soldato?
Quello dove uno sta di spalle, un gruppo di "amici" gli rifila a turno un generoso scappellotto e il malcapitato, ad ogni ceffone, deve indovinare chi l'ha colpito: se ce la fa cambia di posto con chi si è fatto beccare, se non indovina torna, appunto, "sotto lo schiaffo".
Beh, è proprio questa l'impressione che si ha nel leggere in rete o sulla stampa le reazioni all'ennesima manovra annunciata dal governo.
Chi sta nel mezzo, ovviamente, è sempre lui: il Premier, Silvio Berlusconi.
Opposizione a parte, si sono letteralmente
scatenate sia
Confindustria (prima dichiarazione: "
manovra debole e inadeguata", seconda dichiarazione "
siamo sconcertati") che autorevoli voci del mondo ecclesiastico, come il Segretario di Stato Vaticano
Tarcisio Bertone, che si è levato in difesa delle cooperative colpite dalla manovra.
Per non parlare della
stampa internazionale, che è letteralmente
indiavolata: dal
Wall Street Journal (che parla del
pericolo Berlusconi non solo per l'Italia ma per tutta l'Europa), al
Financial Times che prende in giro i servizi ridicoli e
gossippari della nostra televisione di stato (vi viene in mente un nome a caso? Comincia per
M, finisce con
inzolini...), fino ad arrivare all'
Economist, che definisce Silvio un "
extraordinary escape-artist" (uno straordinario
"artista della fuga", epiteto che spettava al mitico
illusionista Houdini) e si chiede:
"L'Italia potrebbe affondare l'Euro"?
Non so se ci rendiamo conto.
L'unico vantaggio, per Silvio, dovrebbe essere quello di sapere perfettamente da dove gli arriva ogni ceffone.
E tuttavia, nonostante questo, non solo continua a stare nel mezzo, ma per un curioso caso sembra persino aver l'aria di volersi tenere molto stretto il suo posto-bersaglio.
Per sfilarsi dalla gragnola di colpi che continuano a piovergli addosso, delle due l'una: o si dimette...
... O fa una cosa a lui cara: cambiare le regole del gioco.
Che so, qualcosa del tipo: "vince chi prende più ceffoni".
Basta una piccola modifica, in fondo; una sorta di riedizione dello storico gioco.
Un gioco ad personam, in poche parole.
Coraggio Silvio: nulla è perduto, ancora.
Fuorché l'onore.
Sotto a chi tocca.