Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

La Città Invisibile si è trasferita su l'Espresso. Clicca sull'immagine per raggiungere il blog.

La Città Invisibile si è trasferita su l'Espresso. Clicca sull'immagine per raggiungere il blog.
Link per iscriversi ai feed: http://feeds.feedburner.com/repubblica/KUea

giovedì 1 settembre 2011

Baracca e burattini.



Era il 13 luglio scorso.

Berlusconi parlava al telefono con Valter Lavitola:


La cosa più risibile di questa conversazione, sapete qual è? 
Che Berlusconi non si sente nauseato dai ricattatori e dai profittatori (tra cui pare figuri, nella stesa inchiesta che ha portato oggi all'arresto di Tarantini e signora, anche lo stesso Lavitola con cui sta chiacchierando al telefono), ma dalla giustizia italiana.

Ora, al di là se l'intento di Mr. B. sia realmente quello di prendere baracca e burattini e cambiare aria - potrebbe sempre essere stata una frase buttata lì per sfogo, considerata l'attendibilità delle affermazioni del Premier, siano esse pubbliche o private - la considerazione da fare mi sembra un'altra.

Un Premier nauseato e depresso, che si dichiara schifato del paese di cui è alla guida, che non riesce a guidare la sua stessa coalizione - che dopo un vertice da lui presieduto, tempo 24 ore, gli cambia sotto il naso le carte in tavola - potrà mai avere la serenità e la lucidità necessarie per governare una nazione in uno dei momenti più drammatici della sua storia?

Se la risposta è quella che immagino, andare avanti con la farsa di una maggioranza che non c'è più, guidata da un Premier in soffitta, con le valigie pronte, non è soltanto ridicolo.

E' scellerato.


Share/Bookmark

Se ti è piaciuto l'articolo, puoi iscriverti ai post per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...