[Dal Prof. Woland per la Città Invisibile]
Nel mio ultimo
post ho parlato della teoria del dottor
Atul Gawande, secondo la quale si possono ottenere straordinari risultati ed evitare devastanti errori affidandosi alla procedura della
checklist.
Ad ispirare Gawande nell'elaborazione di questa teoria era stata una strategia molto interessante.
Vediamo in cosa consiste.
David Lee Roth - famosa rockstar dei Van Halen - racconta nella sua autobiografia Crazy from the Heat (1997) che, nonostante venisse puntualmente consegnata agli organizzatori dei concerti una precisa checklist, era sempre più difficile che i contratti fossero rigorosamente rispettati. Ciò causava spesso incresciosi incidenti durante gli spettacoli.
Fu così che David ebbe l'idea di introdurre nella checklist la clausola 126: la cosiddetta “No brown M&M’s clause".
In sostanza la Band richiedeva che nel backstage fosse sempre presente una ciotola di confetti di M&M's da cui dovevano essere rimossi appunto "all the brown candies”, tutti quelli di colore marrone.
Lo stratagemma funzionava. Quando arrivava nel backstage, la band controllava la ciotola: se per caso vi figurava anche un solo confetto marrone allora scattava un controllo accurato dell'intero allestimento.
“Guaranteed you'd run into a problem!”
Sicuramente, dice David Lee Roth nell'autobiografia, veniva fuori un errore tecnico: se infatti gli organizzatori avevano trascurato quella semplicissima richiesta, molto probabilmente avevano trascurato anche qualche particolare decisamente più serio.
A questo punto vorrei chiedervi: non vi sembra che nella ciotola del nostro Premier di brown M&M's candies, di confetti M&M's marrone ne siano stati rinvenuti a sufficienza?

La clausola 126.
diegod56 50p · 701 settimane fa
mi spiego meglio, nella stesura di un opuscolo, si mette un piccolo errore voluto (per esempio si cambia la parola «speranza» con la parola «sperianza») e lo si segna da qualche parte
poi, se il cliente rende le bozze corrette e l’errore c'è ancora, hai la certezza che ha riletto con superficialità
a questo punto si provvede a dare una bella ricontrollata generale
io l’ho sempre fatto, da almeno vent'anni, ma non sapevo che questo stratagemma, in uso fra i grafici, fosse stato scoperto anche da questo dottor atul, il quale, mi sia concesso, ha scoperto una cosa che noi umili artigiani della parola scritta già si sapeva, senza farcene alcun vanto
Prof_Woland 59p · 701 settimane fa
in realtà lo stratagemma di cui si parla si deve alla rockstar David Lee Roth.
Il Dr Gawande non ha inventato nulla. Ha scritto un libro per diffondere il sistema della cheklist che ovviamente lui come chirurgo usava da sempre. Ma come avrà letto nel post precedente, quel che conta poi sono i tre valori contenuti nella checklist.
Complimenti al proto.Grazie.
W
diegod56 50p · 701 settimane fa
My recent post vive due volte