|
I Cavalieri dell'Apocalisse, di Victor Vasnetsov. |
Le sue metafore ardite spaziano efficacemente dal mondo della stregoneria (nessuno ha "la bacchetta magica"), a quello dell'alchimia (il documento della Marcegaglia vuole essere "la pietra filosofale di chi ha compiti di governo"), a quello militare ("l'Italia non può permettersi di restare senza comandante"), a quello sportivo ("è più comodo osservare la partita e fare i commenti a bordo campo").
Qualche problemino, il ministro del turismo Michela Vittoria Brambilla, mostra di averlo soltanto con l'ambito biblico.
Ecco le sue parole in un'intervista al Corriere della Sera (2 ottobre), prontamente
rilanciata sul sito dei
Promotori della Libertà:
La Marcegaglia e gli altri hanno la presunzione di presentarsi come i cinque dell’Apocalisse.
Com'è noto, i cavalieri dell'Apocalisse sono
quattro:
Guerra,
Carestia,
Pestilenza e
Morte.
Evidentemente un lapsus freudiano deve aver fatto affiorare alla mente della sciura Brambilla il nostro personalissimo e apocalittico Cavaliere:
Quattro più uno uguale cinque, per l'appunto.
Se la matematica, almeno quella, non è ancora diventata un'opinione.
Il ministro Brambilla, l'Apocalisse e il cavaliere (in)esistente.