Domenico Scilipoti e Silvio Berlusconi: scene da un matrimonio. Finito? |
Una delle cose più inquietanti di tutta questa storia di assenze strategiche, non voti, interviste 'minatorie' rilasciate qua e là e gazze tiratrici varie - ché falchi mi pare eccessivo! - è la spavalderia e la spregiudicatezza con cui si muovono taluni, in questo particolare momento storico della nostra repubblica.
"C'erano rischi? Potevano farmi una telefonatina!"
"Io non ci parlo con quelli che stanno in Parlamento da trent'anni e si propongono come alternativa a Berlusconi" (Scajola e Pisanu, Ndr).
"È una cosa triste che personaggi che siedono da trent’anni sugli scanni parlamentari non trovano il buon senso di mettersi da parte e permettere ai veri nuovi, cioè a quelli che fanno i parlamentari solo da pochi anni, di agire"Badate che soltanto una riga prima Scilipoti aveva detto:
"Nella complessa situazione storico-economica che stiamo vivendo, il Presidente Berlusconi rappresenta ancora il nuovo".
"Berlusconi di qua, Berlusconi di là... Senta: io, quando feci la scelta che sappiamo, e che m'è costata cattiverie e insulti, decisi con il Cavaliere un certo tipo di percorso. Ora, visto che le cose non stanno andando come previsto, io entro nel dibattito che s'è sviluppato dentro la maggioranza, e sto, come dicono quelli che parlano bene, nella dialettica, e mi muovo, ascolto".
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