Due fatti accaduti negli ultimi giorni meritano più di una riflessione.
Il
primo:
"Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato all'unanimità una risoluzione che mette al bando l'uso dei bambini-soldato".
Il
secondo:
"Bambino disabile picchiato. Arrestate quattro maestre inchiodate grazie alle videoriprese delle violenze subite dal piccolo".
Il fatto che ci sia bisogno di una risoluzione ONU per appellarsi a diritti che dovrebbero essere scolpiti a caratteri cubitali nella coscienza degli appartenenti ad una qualsiasi delle "civiltà" del nostro pianeta e il fatto che si sia arrivati solo oggi a colmare l'incredibile vuoto normativo riguardo all'uso bellico dei bambini nei conflitti armati tracciandone finalmente i confini giuridici, tutto questo mi pare già di per sé un segnale inequivocabile di quanto la ragione dei popoli sia per molti versi ancora molto debole.
Che poi quattro maestre (pensateci: non una, quattro...), preposte all'educazione e alla salvaguardia dell'anima sociale dei cuccioli di uomo, prendano l'abitudine di malmenare quotidianamente un bimbo disabile a loro affidato è l'ennesima conferma che l'abisso dell'animo umano è qualcosa di molto più vicino a noi di quanto siamo soliti pensare.
Abbiamo ancora parecchia strada da fare, se vogliamo raddrizzare questa nostra società...
Freud disse: "
Die Stimme des Intellekts is leise"; ovvero
"la voce dell'intelletto è lieve".
Non smettiamo mai di prestare ascolto a quella voce.
Siamo solo all'inizio...