Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

La Città Invisibile si è trasferita su l'Espresso. Clicca sull'immagine per raggiungere il blog.

La Città Invisibile si è trasferita su l'Espresso. Clicca sull'immagine per raggiungere il blog.
Link per iscriversi ai feed: http://feeds.feedburner.com/repubblica/KUea

giovedì 21 luglio 2011

Nella morsa del ragno: scoperta l'identità di Spider Truman?


A quanto pare Spider Truman sarebbe Francesco Saverio Caruso, il no-global nostrano, il disobbediente per antonomasia.

Vedremo se la notizia che sta rimbalzando in rete sarà accertata.

Se fosse così, si confermerebbero le opinioni di molti blogger quotati (cito, su tutti, Fabio Chiusi), i quali andando aldilà dei contenuti - nient'affatto nuovi - della pagina FB e del blog "I Segreti della Casta di Montecitorio" che ha spopolato negli ultimi giorni guadagnandosi le prime pagine di giornali e Tg, avevano preannunciato che l'operazione sapeva in qualche modo di personaggio in cerca d'autore.

Anche prescindendo per un momento dalla presa in giro, personalmente sono dell'idea che il clamore mediatico sia qualcosa da maneggiare molto con le molle.

Tutto serve, per carità, ma i veri cambiamenti, in una società, non si fanno né con la caccia alle streghe, né con il clamore di qualche giorno che rischia di diventare ben presto un fuoco di paglia.

Cosa rimarrà - come impatto sociale - di questa ventata di titoloni su Spider Truman?

Sbaglierò, ma temo che la risposta sia scontata: rimarranno Spider Truman stesso e l'operazione mediatica.

Non i contenuti insomma: non resteranno i privilegi della casta, né l'operazione lascerà in eredità lo spirito necessario a combattere per l'uguaglianza dei cittadini, davanti ala giustizia, così come al fisco.

Spero di sbagliare. Vedremo se sarà così.

Nel frattempo, un'ultima cosa: Silvio Berlusconi ha dichiarato ieri ai suoi che il PdL deve aprire un'era nuova, quella della comunicazione sul web.

Ora sia ben chiaro: prevedendo il disastroso impatto mediatico che questa nuova strategia comunicativa potrebbe causare grazie agli infiniti mezzi del Caimano... se si dovesse scoprire, per caso, che l'idea gli è venuta proprio a seguito della vicenda di Spider Truman (la coincidenza temporale degli eventi appare infatti quantomeno sospetta!), ebbene chiunque si celi dietro quel nome - Caruso o altri - abbia la compiacenza di far perdere definitivamente le proprie tracce in un posto sperduto e dimenticato da Dio e pure dagli uomini.

Gliene saremo eternamente riconoscenti.

Update delle 20:00.

Caruso avrebbe dichiarato: "Non sono io ma lo conosco molto bene. Gli ho solo dato una mano a fare il blog. Non pensavo avrebbe combinato tutto questo casino".
Povero Francesco, travolto dallo scandalo a sua insaputa...

Update del 22 luglio.

Qui l'intervista di Caruso a Vanity Fair. Il mistero si infittisce. Forse.


Share/Bookmark

Se ti è piaciuto l'articolo, puoi iscriverti ai post per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog!

Commenti (2)

Caricamento in corso... Login in corso...
  • Collegato come
secondo me, caro luigi, dobbiamo accantonare l’idea che l’internet sia il luogo puro, sia l’isola che non c’è della virginea verità

è un brodo fecondo ma caotico, facilmente puzzolente, nel quale dobbiamo imparare a nuotare

io penso che, proprio per la natura rizomatica, l’assenza di filtri, l’esposizione «nuda» al contagio della fanfaluca, dobbiamo essere lettori/interlocutori diffidenti

come si fa? anzitutto frequentando solo quei blog dove sei riuscito a capire che dietro c’è una persona affidabile, qualcuno dalle cui parole promana uno spessore, qualcuno che insomma «esiste» come anima, come cultura, al di là del pinnacolo dei link, al di là dell’angoscioso «io ti linko / tu mi linki / com’è bello siamo tanti!»

no, proprio per questo, dobbiamo curare e coltivare pochi compagni di viaggio, e qualche fonte professionalmente decente di notizie

ma sfrondare, fare spazio col machete in questa selva di parole inutili, ed esser soprattutto avari, avari di parole: una sola parola scritta bene vale un milione di parole grondanti banalità

tanti scrivono, troppi scrivono, quasi nessuno legge con attenzione

vedi caro luigi, l’unico modo per usare bene l’internet è sostanzialmente esserne fuori
1 risposta · attivo 714 settimane fa
Carissimo Diego, finalmente riesco a risponderti. La connessione Internet che ho, sull'Isola d'Elba, fa tremendamente i capricci!
Sono d'accordissimo con te: Internet non è affatto un luogo puro. Del resto, non credo ne esistano. Non che io sappia, almeno.
Alla diffidenza che tu consigli aggiungerei l'aggettivo "sana", che naturalmente era implicito nel tuo discorso ma che ci tengo a ribadire perché non si scivoli verso la deriva della diffidenza a tutti i costi, il cui rischio è quello di abbandonare quel necessario atteggiamento di apertura nei confronti del mondo che fa sì che ogni curiosità intellettuale e sociale si trasformi in un'opportunità di crescita.
Per il resto, come dici tu, è questione di selezionare, sempre e comunque: nelle amicizie, nelle letture, nelle fonti di informazione...
Il problema della scelta, non a caso, era la problematica esistenziale per antonomasia ai tempi della tragedia greca.
Nihil sub sole novum. Per molti versi, nonostante i millenni e le tecnologie, l'uomo non è poi così diverso da allora!
Alla prossima
LB

Invia un nuovo commento

Comments by

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...