Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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martedì 12 luglio 2011

Si sta come d'autunno...


Abbiate pazienza, ma oggi è uno dei quei giorni che griderei a squarciagola "fermate il mondo voglio scendere".

Umberto Bossi "ringrazia" il cantante patriota.
Un Ministro della Repubblica Italiana sfoggia il dito medio all'indirizzo di un cantante che ad una festa della Lega (N.B.: 3/4 dell'uditorio era meridionale!) osa intonare il pezzo Bianco Rosso e Verde in omaggio all'Unità d'Italia.

In Russia, una parrucchiera 28enne neutralizza un rapinatore che prende di mira il suo negozio e lo tiene segregato per tre giorni ingozzandolo di Viagra e costringendolo ad avere rapporti sessuali con lei.

A Castel Porziano, in provincia di Roma, alcuni agenti scoprono un traffico di "prestazioni sessuali" elargite fra le dune a ridosso di una spiaggia pubblica da sedicenti massaggiatrici che dietro il pagamento di un piccolo extra regalavano mo(vi)menti più particolari ai clienti più generosi.

Infine, il caso Tg1, con il nuovo Direttore Generale Lorenza Lei che - udite udite - chiede spiegazioni sul crollo inesorabile del telegiornale diretto da Augusto Menzognini (davvero incomprensibile, eh?!) e il Presidente della Rai Garimberti che al riguardo dichiara:
"lo spettatore ha incominciato a capire che qualcosa non va",
dando involontariamente dei ritardati agli spettatori che si sorbiscono da 3 anni il TgUnno dell'Attila dell'informazione berlusconiana.

Il tutto mentre la Camera è ormai ad un passo dall'approvare il Ddl sul biotestamento che declassa le DAT del malato (Dichiarazioni Anticipate di Trattamento) da "volontà" a "orientamenti", con grande soddisfazione della maggioranza (e non solo?).

Insomma no, proprio no: oggi mi rifiuto di considerarmi cittadino di questo pianeta.


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