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Così ci vedono i politici nostrani. |
Altra pagina da dimenticare scritta dal nostro Parlamento, quest'oggi:
la legge contro l'omofobia presentata dal PD
è stata bocciata alla Camera.
Di nuovo, è il caso di ricordare: era già accaduto nel 2009 e l'Onu, per voce dell'Alto Commissario ai Diritti Umani
Navi Pillay, aveva allora
accusato l'Italia di aver fatto "
un passo indietro".
Altro giro, stessa corsa: i deputati dell'UdC, della Lega, del PdL dicono no all'introduzione dell'aggravante dell'omofobia nei reati penali.
Esemplari le motivazioni.
Fabrizio Cicchitto, PdL:
"Noi non abbiamo nessun atteggiamento omofobo e la nostra posizione di fondo è quella di considerare i gay come dei cittadini uguali agli altri e proprio per questo contestiamo ogni trattamento giuridico specifico e differenziato che come tale ammetterebbe e accentuerebbe una diversità, sostanzialmente incostituzionale".
D'accordo: prendiamo atto che per Cicchitto e i suoi l'unico trattamento giuridico specifico e differenziato considerato accettabile - e naturalmente incostituzionale - è il lodo Alfano a tutela di Silvio Berlusconi.
Carolina Lussana, Lega:
(il disegno di legge) "offre una protezione privilegiata alla persona offesa in ragione del proprio orientamento sessuale e in particolare discrimina fra chi subisce forme di violenza, perché vi è una tutela rafforzata. Rispetto invece a chi subisce altre forme di violenza"
Finalmente una notizia: la Lega è contro qualsiasi discriminazione.
... Omosessuali,
immigrati,
musulmani che vivete in Italia, dormite sonni tranquilli: da oggi sapete che
i celoduristi vegliano e si battono sempre e comunque per la tutela dei vostri diritti.
Rocco Buttiglione, UdC:
"Ogni gruppo cerca di far approvare norme particolari e la maggioranza dei cittadini finisce col sentirsi discriminata dalle minoranze, con il risultato di maggiore disintegrazione e non integrazione"
Ecco un ragionamento degno di un filosofo: tutelare chi viene discriminato per le sue preferenze sessuali favorisce l'emarginazione.
Ergo: non tuteliamo anche se in effetti ci sarebbe bisogno di farlo.
Vedete: quello che fa male, in giornate come questa, non è soltanto la clamorosa opportunità sfumata di una legge sacrosanta presente nei più progrediti paesi europei (e non solo), già implicita del resto nella
legislazione italiana.
E' la conferma, tramite le dichiarazioni dei nostri deputati, che ci considerano un popolo di imbecilli con l'anello al naso.
Tanto per cambiare.
L'anello al naso.