Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

La Città Invisibile si è trasferita su l'Espresso. Clicca sull'immagine per raggiungere il blog.

La Città Invisibile si è trasferita su l'Espresso. Clicca sull'immagine per raggiungere il blog.
Link per iscriversi ai feed: http://feeds.feedburner.com/repubblica/KUea

mercoledì 27 luglio 2011

Se la Nemesi viaggia attraverso la rete.



Nemesi: è una figura della mitologia greca.

Da Wikipedia:
La parola ha il valore di "giustizia compensatrice" o "giustizia divina". Originariamente, infatti, la dea greca comminava gioia o dolore secondo quanto era giusto, e quindi con nemesi si intende evento, situazione negativa che segue a un periodo particolarmente fortunato, quale atto di giustizia compensatrice distribuito dal fato. L'idea che soggiace al termine è che il mondo risponda a una legge di armonia, per cui il bene debba essere compensato dal male in egual misura.
Questa figura mitologica "riparatrice" mi è venuta alla mente ripensando allo scandaloso editoriale di Vittorio Feltri sulla responsabilità dei giovani laburisti assassinati che non hanno reagito come avrebbero potuto ribellandosi ed evitando il massacro.

E collegando all'editoriale il disperato appello, stile SOS della navigazione in rete, lanciato da poco dal Giornale online:



Dunque Facebook ha momentaneamente sospeso il Giornale.

La spiegazione? Molti lettori hanno segnalato i loro link come spam.

Sallusti, Feltri e soci sono preoccupatissimi e spiegano come fare per aiutarli:


Bizzarrie della vita.

Solo qualche settimana fa il Giornale accoglieva giubilante la notizia della chiusura di Annozero.

Oggi invoca la pluralità dell'informazione e grida alla censura.

Prendiamo atto della totale inversione di rotta riguardo alla necessità dell'informazione pluralista.

E ora che siete sulla retta via, continuate così, non mollate il timone.

Chissà: forse, dico forse, anche la Nemesi ne terrà conto.


Share/Bookmark

Se ti è piaciuto l'articolo, puoi iscriverti ai post per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...