"c'e' un minor rigore morale, c'e' una minore capacita' della societa' di indignarsi, c'e' una assuefazione a un modo di essere"

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"La ragione è un'isola piccolissima nell'oceano dell'irrazionale" (Immanuel Kant)
La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".
"c'e' un minor rigore morale, c'e' una minore capacita' della societa' di indignarsi, c'e' una assuefazione a un modo di essere"
La moralità nella politica e l'anacronismo di Gianfranco Fini.
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Patrizia · 732 settimane fa
Prof_Woland 59p · 732 settimane fa
certo che Fini non può essere la soluzione del nostro problema nazionale e non vedo neppure perché dovrebbe. Io continuo a pensare però che chiunque compia un atto di resipiscenza nei confronti del fenomeno Berlusconi è benvenuto e benemerito.
A presto
W
Luigi_Bruschi 54p · 732 settimane fa
Il che significa che se oggi dovessi votare per il centrodestra, voterei senz'altro per Fini. Non perché sia la soluzione, come tu giustamente noti, ma perché fra due "mali" opterei per il minore.
A Fini va riconosciuto il merito di aver deciso di discostarsi dal pernicioso modello etico-politico incarnato da Berlusconi. Tardivamente, di sicuro, ma meglio tardi che mai. Sentir parlare a destra,e con un qualche equilibrio, di legalità, di rispetto per le istituzioni e la magistratura, mi pare una boccata di ossigeno per questo sciagurato paese.
Concordo pienamente sulla questione dello spessore dei politici nostrani. Ho la sgradevolissima sensazione che in Italia vi sia oramai da tempo una folle rincorsa a livellare verso il basso, in molti settori. La politica non fa eccezione.
Del resto se si tagliano le cime di eccellenza, primeggiare è più facile.
A Napoli si direbbe "'O gallo 'ncopp' a munnezza".
Metafora più efficace, credo, non si potrebbe trovare!