Il 15 novembre scorso, Roberto Saviano, nella trasmissione Vieni Via con Me, parlò dell'infiltrazione delle mafie in Lombardia, accennando anche alla Lega come al partito che, essendo più radicato sul territorio, era verosimilmente il più esposto ai contatti con la malavita.
Apriti cielo.
Maroni tuonò, invocando il diritto di replica, e si fece subito grossa la caccia all'uomo di alcuni quotidiani sullo scrittore, che venne definito il Papa nero della sinistra, il futuro leader dei comunisti, ecc, ecc.
Il 18 di novembre, ecco quale fu la prima pagina del Giornale:
A tre giorni dalla trasmissione, il quotidiano fa partire una campagna di firme contro Saviano, reo di aver dato "del mafioso al Nord".
Ok.
La Direzione Nazionale Antimafia, nella sua relazione per l'anno 2010, avverte che "la 'ndrangheta ha colonizzato la Lombardia".
Badate: sono parole forti.
Non dicono "c'è una qualche infiltrazione", "c'è una presenza piuttosto preoccupante", o cose del genere.
Colonizzazione, è il termine che usano.
E spiegano:
"la Lombardia è la regione del Nord Italia che conta il maggior indice di penetrazione nel sistema economico legale"
Sarà curioso vedere se il Ministro Maroni si scaglierà contro la
Dia e se la Direzione verrà accusata di "dare del mafioso al Nord".
Quel che è certo è che a Roberto Saviano, oggi, qualcuno deve delle scuse.
Che, ci scommettiamo, dopo il trattamento d'eccezione della macchina del fango arriveranno puntuali...
...
... insieme con il treno che viaggia spedito verso l'Isola che non c'è.
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Ma la Dia... dà del mafioso al Nord?