Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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mercoledì 30 marzo 2011

Al processo Ruby: "La difesa chiama a testimoniare: Mr. George Clooney"!


Beh, a quanto pare Mr. Clooney appare un po' sorpreso dalla chiamata alle armi dello staff difensivo di Berlusconi, che lo avrebbe inserito come testimone al processo Ruby.

Perplexed, si definisce l'attore per l'esattezza. Anche perché, aggiunge, ha incontrato il Premier in una sola occasione, quando raccoglieva fondi per il Darfur.

In effetti la notizia era stata data nel febbraio del 2010. 
Ecco il lancio Ansa:


Il sito Tranquilla.it aveva lanciato la bomba: Clooney va a Palazzo Grazioli (sede istituzionale, lo ricordiamo) per chiedere fondi sul Darfur, trova un ambiente che non si aspetta (con tante belle ragazze, "ma di quel genere"), si imbarazza e si defila.

La perplessità della star di Hollywood, a questo punto, parrebbe quasi motivata, non essendo mai stato ad Arcore, come invece aveva dichiarato Ruby.

E dunque? Scivolone dei legali di Mr. B?!

Ne dubito.

Immaginate la scena:

Mr. Clooney è mai stato ad Arcore, in una delle eleganti cene del Premier?
No, mai.
Grazie, per la Difesa può bastare.

E dunque?

E dunque, col massimo del clamore mediatico possibile - considerata la popolarità di una delle più grandi star di Hollywood di tutti i tempi- rimarrà stampato nella memoria planetaria di tutti che Ruby Rubacuori - testimone anche dell'accusa! - è semplicemente inaffidabile!

Quella serata raccontata da Ruby a casa di Silvio - quella in cui la ragazza aveva detto di aver visto Clooney (con la Canalis) - in realtà non è mai esistita...

E se non è esistita quella, anche le altre magari, chissà... forse no!

Pazienza se la logica vuole che la menzogna sui partecipanti non esclude la menzogna sull'esistenza di quella o di altre serate...

Non crederete mica che è sulla logica che si baserà la difesa di Mr. B.

Si punterà tutto sull'emotività, sulle viscere del popolo televisivo

Clooney, Canalis, Belen, Aida Yespica, Barbara D'Urso, Cristiano Ronaldo, tutti a "difendere" Mr. B...

Più personaggi famosi in aula ci saranno, più affettività si susciterà nel "pubblico", che vedrà associati i propri beniamini alla difesa di Berlusconi. 

La Difesa sa bene di aver già perso sul piano strettamente giuridico. Troppe prove, troppe evidenze.

L'unica arma possibile per sparigliare, l'atomica giudiziaria, è il populismo mediatico, con l'inevitabile fall-out radioattivo al grido di: "magistrati sovversivi e deviati".

L'arma più devastante, naturalmente, per la nostra sofferente democrazia.

Nient'affatto intelligente.

Nient'affatto umanitaria.

Nient'affatto chirurgica.

Un'arma da sterminio di mass-media.

Un'arma capace di radere al suolo il rispetto per le istituzioni e di chiamare alla sommossa il popolo delle televisioni.

Chissà che in tutto questo  non venga suggerito a Ruby di aggiungere qualche inedito racconto surreale.

Mentre riecheggiano nell'aria alcune parole:
"... Cerca di passare per pazza. Racconta cazzate..."
Signore e Signori, mettetevi comodi.

Il fumo negli occhi, l'illusionismo del processo più spettacolare e pericoloso del secolo è solo agli inizi.

Speriamo solo di uscirne vivi.


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