Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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sabato 5 marzo 2011

Silvio (Forever), la Rai e Johnny Stecchino.


Non so, sono perplesso.

Strani avvenimenti ruotano attorno al docu-film Silvio Forever, diretto da Roberto Faenza e Filippo Macelloni e scritto dai giornalisti Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo (quelli del libro La Casta, per intenderci).

Il film, in uscita nelle sale - "a sopresa" - il prossimo 25 marzo, è un'autobiografia non autorizzata di Berlusconi, montata con scene reali, foto, dichiarazioni, documenti storici, ecc.

Ebbene, per conto mio, sono perplesso su paio di questioni.

1. La Rai ha sospeso la messa in onda dello spot del film, prevista a partire dal 6 marzo. La decisione è stata della Direzione Affari Legali per evitare, testuali parole, "rischi di azioni risarcitorie per offesa alla memoria della defunta".
Il riferimento è a Mamma Rosa Bossi Berlusconi, che compare all'inizio dello spot.
Questo spot:




La Rai dunque dice di temere "azioni risarcitorie"

No, dico: parliamone. 

Cosa dovremmo dedurre da queste affermazioni?
Forse - prima ipotesi - che la Rai ha agito motu proprio per "tutela preventiva"?
E in questo caso come mai, se era già stato preso un accordo, ora entra in ballo la "prevenzione"?
Non sarà forse il caso di chiedersi cosa (chi?) è intervenuto nel frattempo?

Perché verrebbe quasi da pensare - seconda ipotesi - che qualcuno possa aver minacciato pesanti ritorsioni legali qualora le immagini di Mamma Rosa non venissero tagliate (questa infatti è la richiesta fatta alla casa di distribuzione del film, la Lucky Red). 

Se così fosse, abbiate pazienza: non sarebbe un tantino grave?

Se invece anche questa interpretazione non fosse quella giusta, allora si potrebbe addirittura pensare - terza ipotesi - che questo stop possa essere tutta una scusa per boicottare la pubblicità del film.

Naturalmente, se così fosse, anche in questo caso sarebbe interessante capire se il gesto è stato ispirato da motivazioni spontanee oppure indotte...
E non saprei quale delle due ipotesi sarebbe la più inquietante, tra una Rai che agisce spontaneamente per compiacere il Presidente del Consiglio e una Rai che obbedisce prona agli ordini del Premier.

2. Come se non bastasse, ad aggiungere dubbi su dubbi, aumentando le mie perplessità, ci si è messo anche un quotidiano di chiara fama.
Guardate qua:



Ora mi domando e dico: prescindendo dal fatto che l'unica notizia importante guarda caso non viene data (il preesistente accordo di messa in onda dello spot, "inspiegabilmente" violato), possibile mai che i momenti della vita di Silvio presenti nel trailer debbano essere definiti fango?!?! 

Al Giornale, oramai, hanno talmente il pilota automatico inserito che non si rendono nemmeno conto di quello che scrivono!

E poi abbiate pazienza: sbaglio o viene anche da chiedersi se Mamma Rosa non si sarebbe offesa di più a sentir parlare della vita del figlio come fango, che a vedere le immagini di un'intervista da lei rilasciata, con parole in cui magari credeva?!

Resta da capire a questo punto cosa accadrà.

Del resto, ragionando per analogia, se Silvio può far causa allo Stato da Presidente del Consiglio, può ben procedere ad azioni risarcitorie contro un quotidiano della sua famiglia che definisce fango la sua vita. No?

Io comunque, ve lo confesso, in fondo in fondo Silvio lo capisco.

La mamma, d'altronde, è sempre la mamma:


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[Il trailer di Silvio Forever per intero lo trovate qui]


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