Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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martedì 22 marzo 2011

I lifting della Santanchè: gonfiato anche il curriculum?!

Ecco la pagina del curriculum della Santanchè
 sul sito della Presidenza del Consiglio

Non ci siamo.

Il settimanale Oggi si chiede come andrà a finire, visto che il Ministro Guttemberg si è dimesso per aver copiato parte della sua tesi.

E tuttavia parliamone.

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Daniela Santanchè, non ha certo copiato nulla.

Anzi: semmai ci ha messo qualcosa di suo!

Nel curriculum che compare nel sito della Presidenza del Consiglio, difatti (foto in alto), ha semplicemente aggiunto "consegue un master alla SDA Bocconi".

Che poi non risulti o che, secondo quanto ipotizzato dagli stessi addetti ai lavori del prestigioso istituto milanese, possa essere stato scambiato un seminario di un paio di giornate per un poderoso master, che differenza volete che faccia?!

L'importante è che l'aggiunta sia a tutti gli effetti una creazione originale, di proprietà intellettuale del Sottosegretario.

Dunque anche solo agitare lo spettro delle dimissioni per un parto intellettuale originale, protetto da copyright, è assolutamente scandaloso.

Scandaloso e paradossale.

Come dire, non so, che Maometto era un pedofilo.

Oppure, ne sparo un'altra, che i PM devono dimettersi perché per trovare l'assassino di Yara non hanno impiegato le stesse risorse massicce che hanno impiegato per incriminare Berlusconi.

Simili assurdità, è palese, non stanno né in cielo né in terra.

Come non sta né in cielo né in terra che un Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio possa dimettersi per aver aggiunto qualcosina al proprio curriculum su un sito istituzionale.

Cosa abbiamo, l'anello al naso?!

Figuriamoci: ma neppure in Burundi...

... Appunto...

Aggiornamento delle 20:30 (fonte Tg di La7): la Santanchè avrebbe dichiarato "il Master l'ho fatto. Sto cercando il certificato, perso in uno dei molti traslochi". Attendiamo fiduciosi.

Aggiornamento del 23/03: la SDA Bocconi è tornata sui suoi passi. Da un'intervista a Carlo Brognoli, all'epoca coordinatore del corso "Progetto Gemini", si apprende che la Santanchè ha effettivamente frequentato. "Un master?", chiede la giornalista. "Un corso", risponde Brognoli.
Andando a spulciare un po' le pagine della rete, mi sono imbattuto in un paio di articoli interessanti sul progetto in questione contenuti nell'archivio di Repubblica.
Il primo reperto è dell'89 e descrive così il Progetto Gemini:
Si tratta - dice Salvo Testa che ne è il coordinatore - di un sistema integrato di iniziative tale da consentire un percorso formativo personalizzato. La struttura e il calendario dei corsi, infatti, permettono di scegliere uno o più seminari, a seconda delle esigenze. [...] Chi è invece a digiuno delle problematiche tipiche dell' avvio di una nuova attività può averne un quadro completo in otto giorni intensivi.
Il secondo reperto è del 93 (l'anno di frequenza della Santanchè) e descrive così il percorso formativo:
Numero chiuso (non più di 25 iscritti all' anno), suddiviso in otto moduli mensili di tre giorni.
Dunque durata 24 giorni di formazione in otto mesi. Per un "seminario" o, al più, un "corso" appunto. 
Tutto, insomma, fuorché un "master".
Se si fosse trattato di marketing, qualcuno avrebbe potuta chiamarla "pubblicità ingannevole".
In ogni caso: correggere il sito istituzionale, please.
E restiamo in attesa del diploma online come promesso. Grazie.


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