Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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martedì 24 maggio 2011

Forte e chiaro.



Quando si dice le coincidenze.

La provincia è la stessa, cioè Milano.

Il reato afferisce ad una tipologia piuttosto simile, cioè sesso con minorenni.

Anche le motivazioni dell'imputazione paiono parenti stretti:
Sfruttava la sua posizione e la giovane età delle sue vittime per dare sfogo alle proprie perversioni.
E tuttavia c'è una differenza sostanziale: i fatti non sono avvenuti nella residenza dell'imputato, bensì a distanza, da computer a computer.

Una sorta di sesso "virtuale" insomma, nel senso che a quanto pare non sarebbero avvenuti contatti fisici diretti tra le parti.

Tutto ciò non ha impedito di comminare in primo grado un'esemplare condanna a 4 anni di reclusione all'uomo ritenuto colpevole dei reati in questione.

Cosa che fa un po' impressione, non vi pare?

Perché se tanto mi dà tanto, ammesso che il processo Ruby si faccia, come dovrebbe finire per Silvio Berlusconi, se verrà dimostrato che ha fatto sesso con minorenni - sesso vero e non virtuale - e che le ha pure pagate per farlo?

Mah.

Prima la batosta al primo turno a Milano.

Poi Pisapia, accusato di furto d'auto, che si trova a sventare un furto d'auto e fa arrestare il rapinatore.

Ora questa.

Come si usa dire: “Una coincidenza è un caso, due coincidenze sono un indizio, tre coincidenze sono una prova"...

Se insomma il destino, o chi per lui, sta provando a lanciare dei segnali, devo dire che più eloquenti di così non potrebbero essere.

E da quaggiù li riceviamo eccome.

Forte e chiaro.


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