Quando si dice le coincidenze.
La provincia è la stessa, cioè Milano.
Il reato afferisce ad una tipologia piuttosto simile, cioè sesso con minorenni.
Anche le motivazioni dell'imputazione paiono parenti stretti:
Sfruttava la sua posizione e la giovane età delle sue vittime per dare sfogo alle proprie perversioni.
E tuttavia c'è una differenza sostanziale: i fatti non sono avvenuti nella residenza dell'imputato, bensì a distanza, da computer a computer.
Una sorta di sesso "virtuale" insomma, nel senso che a quanto pare non sarebbero avvenuti contatti fisici diretti tra le parti.
Tutto ciò non ha impedito di comminare in primo grado
un'esemplare condanna a 4 anni di reclusione all'uomo ritenuto colpevole dei reati in questione.
Cosa che fa un po' impressione, non vi pare?
Perché se tanto mi dà tanto, ammesso che il processo Ruby si faccia, come dovrebbe finire per Silvio Berlusconi, se verrà dimostrato che ha fatto sesso con minorenni - sesso vero e non virtuale - e che le ha pure pagate per farlo?
Mah.
Prima la batosta al primo turno a Milano.
Poi Pisapia, accusato di furto d'auto, che
si trova a sventare un furto d'auto e fa arrestare il rapinatore.
Ora questa.
Come si usa dire: “Una coincidenza è un caso, due coincidenze sono un indizio, tre coincidenze sono una prova"...
Se insomma il destino, o chi per lui, sta provando a lanciare dei segnali, devo dire che più eloquenti di così non potrebbero essere.
E da quaggiù li riceviamo eccome.
Forte e chiaro.
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Forte e chiaro.