Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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domenica 29 maggio 2011

Formigoni-Pisapia: fiori d'arancio?!

Al primo turno delle amministrative si era presentato così:



Oggi, per il 2° turno, si è vestito così:



Un'altra volta aveva optato per questa mise:


E da Santoro, ad Annozero, recentemente si era presentato così:


Ora: Formigoni l'aveva dichiarato, destando più di qualche grattacapo fra gli alleati pidiellini e leghisti.
"Se vince Pisapia, pronto a lavorare con lui", aveva detto.

A questo punto dobbiamo davvero cominciare a pensare che fosse un segnale, chiaro.

Anche perché, oltre questa abbondanza di tinte fiorite stile hippy, c'è di più.

Uno dei simboli di Pisapia in questa campagna elettorale milanese è stato evidentemente un colore: l'arancione.

Sostenitori di Pisapia per le strade di Milano dopo la vittoria al 1° turno.

Ebbene, ecco Formigoni in un'altra circostanza:



Maglietta rossa con drago (cinese?!). E... fazzoletto ed orologio in tinta Pisapia!

E last, but not least, eccolo in un'altra sgargiante circostanza:


Voilà. Più supporter di così.

Non dimentichiamoci del resto che, dopo il 1° turno, il Giornale di Sallusti ipotizzò responsabilità dell'area ciellina nel tracollo della Moratti, tanto che Formigoni dovette rispondere:


Dai Firmy, a noi puoi dirlo: proprio nessuno nessuno?!


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