Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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venerdì 13 maggio 2011

Berlusconi e il gallo "ncopp'â munnezza".



[Dal Prof. Woland per la Città Invisibile]


Dunque Silvio Berlusconi ha spedito a Napoli 170 soldati e 73 mezzi militari con l'ordine di nascondere sotto il tappeto tonnellate di munnezza.

Così domani potrà presentarsi al comizio napoletano, al fianco del suo candidato sindaco Gianni Lettieri, per chiudere trionfalmente la campagna elettorale.
In quell'occasione potremo davvero dire che il Premier si presenterà, secondo una felice frase idiomatica napoletana, come

'o 'allo ncopp'â munnezza.


Il Prof. Raat in una scena
del film L'angelo azzurro.
C'è solo da sperare che in quell'occasione il Premier, come il Prof. Raat (che, guarda caso, gli alunni chiamavano Prof. Unrat, cioè Prof. Spazzatura) nella celebre scena del film L'Angelo Azzurro*, lanciato un potente chicchirichì esca (politicamente) di scena.

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* Der Blaue Engel, stupendo film (1930) di Josef von Stemberg tratto dal romanzo Professor Unrat di Heinrich Mann, con una splendida Marlene Dietrich.


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