Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

La Città Invisibile si è trasferita su l'Espresso. Clicca sull'immagine per raggiungere il blog.

La Città Invisibile si è trasferita su l'Espresso. Clicca sull'immagine per raggiungere il blog.
Link per iscriversi ai feed: http://feeds.feedburner.com/repubblica/KUea

mercoledì 11 maggio 2011

Silvio, "Wc-guard" della sinistra!



La politica, si sa, è parecchio strana.

Quella che riguarda Silvio Berlusconi, tuttavia, lo è sempre un po' di più.

Dopo averla menata per mesi con la storia del voyeurismo dei pm e della sinistra sul caso Ruby, usando ad esempio metafore come questa:



... o ricorrendo ad immagini evocative come questa:



... Ebbene, dopo tutto ciò, ieri Berlusconi ha affermato:
 "i leader della sinistra non vanno in bagno spesso, visto che si lavano poco".
Ecco qua.

Silvio contabile dei time-out in toilette dei nemici comunisti.

Cane da guardia delle sortite in bagno dei leader di sinistra.

La cosa singolare è che Vittorio Sgarbi, per rafforzare il concetto di privacy a favore del Premier, si era espresso così:



La morale, in definitiva, è sempre quella: ciò che vale per Lui, non vale per gli altri (e viceversa).

Non solo le leggi, dunque: anche i divieti, oramai, stanno diventando ad personam.


Condividi


Share/Bookmark

Se ti è piaciuto l'articolo, puoi iscriverti ai post per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...