In questi giorni si è molto parlato del cambiamento di strategia deciso da Berlusconi per la campagna elettorale del centrodestra nel tentativo di recuperare lo svantaggio rimediato al primo turno.
Si dice che la parola d'ordine sia stata: parlare di programmi e abbassare i toni per recuperare il voto dei moderati.
Un paio di osservazioni su questi due punti 'innovativi'.
Se parlare di programmi significa stilare
la 'nuova' lista dei miracoli per rispondere ai
problemi che
la stessa amministrazione Moratti non ha risolto o peggio ancora
ha addirittura alimentato (vedi l'Ecopass), le probabilità che i milanesi
abbocchino all'amo appaiono davvero
scarse.
Quanto all'abbassare i toni, mi pare del tutto evidente che la nuova strategia stia producendo in questi giorni incoerenze di vario tipo e stati a dir poco confusionali.
Da un lato infatti continuiamo a sentir parlare Mr. B. di
estremismo e di una Milano "
Stalingrado italiana" se vincerà Pisapia.
Dall'altro invece ci si produce in lifting comunicativi lievi che tuttavia, nelle intenzioni del centrodestra, dovrebbero essere sostanziali.
Ecco un esempio lampante:
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DOPO |
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PRIMA |
Ora, abbiate pazienza: davvero qualcuno ritiene che gli sdegnati elettori del centrodestra - quelli che non hanno votato per la Moratti al primo turno - vedendo i nuovi manifesti senza la scritta "centri sociali" (che comunque dovrebbe pur sempre rappresentare per loro una sorta di incentivo al voto), accorrano ai seggi perché apprezzano la linea più moderata?!
Vi dico una cosa: se questo è lo stravolgimento strategico, Pisapia può dormire sonni tranquilli.
Quanti non hanno gradito la campagna violenta del primo turno potranno ritrovare motivo di sdegno nelle dichiarazioni del Premier e nei toni del Giornale e di Libero che proprio non riescono a frenarsi.
Quanto alle piccole marce indietro (vedi i manifesti di cui sopra), l'impatto mediatico sarà pressoché nullo, perché nessuno, e dico nessuno, vi farà caso.
Se tutto questo ha un senso, sapete cosa significa?
Che Berlusconi sta cominciando ad impantanarsi - ogni giorno di più - nell'unica cosa in cui è sempre stato maestro indiscusso: la campagna elettorale.
E questo può davvero bastare per decretare inequivocabilmente, per il Mago della Propaganda, l'inizio della fine.
Update delle 19:30.
"De Magistris favorirà femminielli, gay, trans e matrimoni omosex; Pisapia liberalizzerà cannabis e marijuana".
Maurizio Gasparri invece
ha detto:
"Non escludo che Pisapia possa nominare come assessori ex appartenenti al terrorismo"
Questo sì che è parlare di programmi abbassando i toni!
Gli estremisti ringraziano...
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La nuova (exit!) strategy di Mr. B.: cambiare tutto per non cambiare niente.