Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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venerdì 20 maggio 2011

Strauss-Kahn: intrigo internazionale?




[Dal Prof. Woland per la Città Invisibile]

Io non sono un sostenitore della teoria del complotto e, se mai avessi avuto una minima propensione ad essa, certamente ne sarei guarito dopo quasi vent’anni di vaccino berlusconiano.

Ma devo confessare che l’affaire Strauss-Kahn qualche sospetto me lo desta.

Intervistata dall’AFP (Agence France-Press) Michèle Sabban, vicepresidente del Conseil régionale d'Ile-de-France ha dichiarato:
"Je suis convaincue d'un complot international. C'est le FMI qu'on a voulu décapiter et pas tant le candidat à la primaire socialiste... C'est l'homme le plus puissant après Obama... c'est une nouvelle forme d'attentat politique... On a voulu bloquer le FMI. On est dans la finance internationale".
Certo gli elementi dell’intrigo internazionale ci sono proprio tutti:

Sesso, finanza, politica.

Sarà che ho visto troppe volte l’indimenticabile film North by Northwest (Intrigo internazionale) del grande Alfred Hitchcock ma spesso la realtà (Pirandello docet) è più inverosimile della finzione.

E poi devo dire che l’idea di “une nouvelle forme d’attentat politique” è davvero affascinante.
Dal punto di vista sociologico, intendo.


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