[Dal Prof. Woland per la Città Invisibile]
Come ci spiega mirabilmente Nassim Nicholas Taleb nel suo Fooled by Randomness. The Hidden Role of Chance in Markets and in Life* non è possibile giudicare il successo delle persone sulla base dei loro risultati e delle loro ricchezze. Altissimo è il numero di persone ricche, di successo, poco dotate.
Queste persone non sanno tenere nel debito conto il ruolo che ha svolto la fortuna nella loro vita.
"...i fortunati non hanno il minimo sospetto di essere tali: per definizione non sanno di appartenere alla categoria. Si comportano come se meritassero il denaro. La loro serie di successi farà loro produrre tanta di quella serotonina da indurli addirittura a credere nella propria capacità di far meglio del mercato ( il nostro sistema ormonale non sa se il nostro successo dipende dal caso)".
Ora, il discorso sarebbe lungo e complesso, accennerò pertanto solo al fatto che gli studiosi di neuroscienze hanno dimostrato che la serotonina attiva un circolo virtuoso (esperimenti sulle scimmie) che facilita la scalata gerarchica "con ulteriore aumento del livello di serotonina nel sangue fino a che il circolo virtuoso non si spezza e ne inizia uno vizioso durante il quale il fallimento determina una caduta nella gerarchia, la quale a sua volta causa comportamenti che determinano ulteriori cadute".
A me sembra che le ultime vicende - personali e politiche - del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi rappresentino una convincente prova che il circolo virtuoso si sia spezzato e sia iniziato il circolo vizioso.
Spero che il Premier ne prenda atto e decida di uscire discretamente di scena per evitare che il Paese intero ne paghi le conseguenze.
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* Giocati dal caso. Il ruolo nascosto della fortuna nella finanza e nella vita (Il Saggiatore,2003).
Nassim N. Taleb insegna Scienze dell'incertezza alla University of Massachusetts.
Giocati da caso, che lo ha reso noto in tutto il mondo, è stato definito da Fortune "uno dei libri più intelligenti di tutti i tempi".

Berlusconi e il circolo vizioso
patrizia · 722 settimane fa
il suo post, oltre a fornire uno spunto per riconsiderare, con uno sguardo più attento e critico, le grandi fortune di piccoli uomini e piccole donne che improvvisamente e inspiegabilmente sono diventati grandi, mi consente una riflessione anche sul popolo italiano. L’intensa e collettiva sbronza di serotonina che da sempre ci fa credere più intelligenti, furbi, invincibili, in grado di aggirare le regole e di potercela cavare, ci ha “regalato” la classe dirigente che meritiamo ed ha esportato, anche all’estero, l’immagine di un’italietta che digerisce scandali, malapolitica, corruzione. Facciamoci un esame di coscienza e voliamo un po’più alto come persone, solo così potremo pretendere, da chi ci rappresenta, meno chiacchiere e più fatti. Etica, morale, solidarietà sono gli ingredienti della ricetta del “Ben-essere”dei singoli, ma sono anche indicatori del grado di maturità di una nazione civile. Pertanto, basta cioccolata, che aumenta la serotonina e ingrassa, e più serietà!
Prof_Woland 59p · 722 settimane fa
le tue considerazioni sono interessanti e le condivido appieno.
Purtroppo se c'è una virtù di cui l'Italia difetta è la serietà. La gravitas e la dignitas erano virtù indispensabili per intraprendere il cursus honorum nella Roma di Catone il Censore. Evidentemente gli Italiani, come del resto i Greci, nulla più hanno dei loro antenati.
Ancora una volta ci affidiamo alla speranza?!
W
patrizia · 722 settimane fa
diegod56 50p · 722 settimane fa
Prof_Woland 59p · 722 settimane fa
Aggiungerei alla mancanza di vergogna e di scrupoli il fatto che il cattivo è di fatto quello che gioca sporco. Mentre il buon uomo impara un mestiere o studia e segue la strada canonica tirando più o meno dritto il cattivo - libero da lacci e lacciuoli - le tenta tutte usando qualunque mezzo. La maggior parte dei cattivi ( al solito noi vediamo solo coloro che "emergono" e non vediamo quelle che i matematici chiamano "storie alternative") fallisce o finisce male. Ma una piccola parte riesce a raggiungere mete straordinarie perché straordinari sono i mezzi usati e infinite le strade inseguite.
Per il resto condivido pienamente le considerazioni di Diego.
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