Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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domenica 15 maggio 2011

L'arresto di Strauss-Kahn? Il Giornale di Silvio: "lui è peggio di me".



I cugini d'Oltralpe hanno deciso che l'Italia non doveva essere lasciata sola nello sdegno popolare verso un personaggio influente affetto da manie sessuali al punto da violare la legge.

E così, da New York, ecco arrivare la notizia che Dominique Strauss-Kahn, presidente del Fondo monetario internazionale e possibile sfidante di Sarkozy nelle elezioni presidenziali francesi del 2012, è stato arrestato con  l'accusa di tentato stupro nei confronti di una cameriera d'albergo.

Nel leggere le reazioni a questa notizia, mi ha particolarmente colpito l'impostazione di Marcello Foa, del Giornale di casa Berlusconi.

Nel suo articolo, Foa in sostanza stigmatizza la doppia morale dei francesi, deprecando il fatto che i giornalisti ben conoscevano le abitudini dissolute di Strauss-Kahn, ma non ne hanno mai fatto menzione:
Con ipocrisia tipica della Francia, certe notizie non escono mai dalla cerchia salottiera. I giornalisti sanno tutto, nessuno scrive niente.
Subito a seguire, la stoccata a difesa di Silvio:
La Francia che negli ultimi due anni si è scandalizzata per i Bunga Bunga di Berlusconi, non ha scritto una riga su Strauss-Kahn.
Due domande sorgono spontanee.

La prima viene facile facile: ma non sono proprio quelli del Giornale ad averla menata per mesi con la storia del "buco della serratura" e della privacy del Premier in camera da letto (pur essendoci un reato di mezzo)?!
Dunque come mai ora bacchettano i giornalisti francesi, che non hanno spiato nessuno e hanno rispettato la privacy di Strauss-Kahn (quando non c'erano reati)?!

Ed ecco il secondo quesito: ma la Francia, secondo voi, si starà scandalizzando di più per i Bunga-Bunga del Premier o piuttosto per il fatto che in Italia tutti sanno (e tutti scrivono: vedi intercettazioni) e non accade nulla, nonostante vi sia un procedimento giudiziario in atto nei confronti del Presidente del Consiglio per un reato infamante e gravissimo quale la prostituzione minorile?

Ma tenetevi forte: il meglio deve ancora venire.

Eccovi la chiosa del pezzo di Foa:
La notizia del tentato stupro di una cameriera in un albergo di New York rappresenta l’epilogo quasi ovvio di un uomo incapace di dominare se stesso e le proprie pulsioni.
Già qui, ne converrete, non si sa se ridere o piangere, pensando al buon Silvio e alla sua "malattia", come la definì Veronica Lario.
Ma leggete le ultime parole di Foa: 
Che trauma, per i francesi che non frequentano la Parigi delle élites, scoprire che uno dei loro uomini migliori, il presidente del Fondo monetario internazionale, è molto, ma molto peggio di Berlusconi.
Caro Foa, cari amici del Giornale: per voi deve essere davvero esaltante potersi scagliare finalmente contro qualcuno e poter dire "vedete? Quello sì che è peggio di lui!"

E tuttavia, così facendo, avete dimostrato soltanto che, in fondo in fondo, la pensate esattamente come noi.

La differenza sostanziale sta nel fatto che, a noi, il dilemma se sia peggio l'uno o l'altro dei due personaggi, detto francamente, non ci appassiona proprio per nulla.

Anzi, se proprio ci tenete a saperlo: ci deprime tremendamente.

P.P [Post Post] A proposito: al momento in cui scrivo (ore 20:00!), Libero non ritiene ancora di dover metter in prima pagina la notizia dell'arresto di Strauss-Kahn (anche nella sezione Esteri, tutto tace)...
Che ne dite: semplice svista o piuttosto timore che - con le elezioni in corso - il torbido scandalo sessuale di un altro potente faccia tornare alla mente, scheda elettorale alla mano, le vicende nostrane di Papi Silvio?!
A voi l'ardua sentenza.

Update di lunedì 16 maggio, ore 8:50.
Prima Pagina di Libero e Pagina Esteri: ancora tutto tace!
Allora si tratterà di una svista colossale, penserete voi. No davvero: come i trucchi dei prestigiatori, la notizia c'è, ma non si vede...

Update di lunedì 16 maggio, ore 11:50.
Libero ce l'ha fatta: è prima pagina. I motivi del ritardo restano ignoti. Forse. Ma anche no...


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